Il sistema dello spazio pubblico di Dairago compreso tra piazza delle Rimembranze e piazza Burgaria, assume l’aspetto di una sorta di bacino fluviale con un corso centrale principale, via XXV aprile, e una serie di allargamenti, anse e derivazioni laterali. Lo spazio pubblico non è soltanto l’impronta negativa della sagoma degli isolati, ma si interseca col costruito attraverso numerosi passaggi coperti di accesso alle corti.
Le corti conservano ancora un uso tradizionale non del tutto privatistico, con accesso quasi libero. Il nostro progetto propone alcune scelte strategiche che tendono a conservare questo carattere sia nell’uso quotidiano dello spazio aperto che, soprattutto, in occasione di eventi e manifestazioni, provando a svelarne la logica profonda attraverso il disegno dello spazio.
Alla forma dello spazio urbano contribuisce la costruzione di tre elementi architettonici in grado di intervenire nella dinamica di pieni e vuoti. I tre nuovi manufatti si collocano al di fuori della logica del semplice “arredo urbano”, per tentare di inserirsi nella logica rinascimentale dell’aggiornamento del “decoro urbano”, mediante la realizzazione di piccoli organismi architettonici, che non attingono alla scala e alla dimensione del vero e proprio edificio, ma determinano nuovi allineamenti, assialità, prospettive. Si tratta di tre oggetti architettonici (pensilina di pertinenza di attività commerciali, loggia per l’edicola e pensilina di attesa dell’autobus e di collegamento con i portici esistenti) appoggiati sul piano urbano, come installazioni la cui dimensione, forma e collocazione consente loro di dialogare costruttivamente con gli elementi architettonici esistenti e con gli spazi della città.
Anno: 2004
Partecipanti
Capogruppo FABIO PRAVETTONI
Progettisti ANTONIO ESPOSITO, MAURIZIO MERLOTTI
Collaboratori CLAUDIO ROSIELLO, VERONICA VISIGALLI
Gruppo di progettazione
ARCH. ANTONIO ESPOSITO,
ARCH. DANILO ANNOSCIA,
ING. MAURIZIO MERLOTTI