Il progetto del nuovo stadio comunale assume, come dato fondamentale del problema, l’integrazione il più possibile armonica dell’impianto con il territorio circostante e la sua geomorfologia, studiando accorgimenti atti ad ottenere un impatto visivo e ambientale meno invasivo possibile
L’ubicazione prescelta, a ridosso del rilievo su cui scorre la via Cassia, ci permette di allontanare lo stadio dalle aree agricole di maggior pregio, lasciando intatto il territorio a nord del Fosso della Bandita e del Fossatone e lasciando sgombro il fondovalle per non incidere sulla conformazione del compluvio delle acque piovane.
La limitata capienza prevista e le osservazioni condotte sulle più recenti esperienze di progettazione di stadi, ci hanno portato a eliminare le gradinate dietro le porte, come avviene nello stadio di Braga progettato da E. Souto de Moura per i Campionati europei del Portogallo. Nelle intenzioni delle società calcistiche e degli altri addetti, infatti lo stadio dovrà sempre più identificarsi come luogo di spettacolo aperto a tutti, dovendo tendenzialmente perdere il carattere di arena per scontri tribali. Eliminare le cosiddette curve, corrisponde a scardinare una iconologia che le identifica come luogo violento, fortino o riserva fuori controllo.
Gli edifici mostrano verso il campo un aspetto solido e urbano, fatto di vetrate, finestre e muratura rivestita di lastre di cotto-resina, mentre verso la campagna si mostrano con una parete verde, fatta di montanti e traversi di acciaio zincato e di rete metallica su cui crescono piante rampicati fino a tappezzarla. Dietro la cortina verde corre una parete interamente vetrata, e nello spazio tra i due piani si svolgono, a diverse quote, i percorsi principali di collegamento, quasi delle strade interne all’edificio, come il percorso pedonale di collegamento tra il piazzale est ed il piazzale ovest che passa di lato alla “piazzetta” coperta.
Anno: 2004
Gruppo di progettazione: Antonio Esposito (capogruppo), Elena Bruschi, Ornella Palmitessa, Fabrizio Frate, Stella Marina Ventrella, Pierpaolo Moramarco, Giuseppe Armenise, Danilo Palumbo