La villa Schena è stata realizzata nel 1927, seguendo lo schema tipologico consueto dei villini di campagna della fine del XIX secolo, organizzato su di un asse centrale di simmetria segnalato in facciata da una veranda in parziale aggetto. Negli anni 80 è stata oggetto di una ristrutturazione che ha riguardato essenzialmente gli spazi interni.
Con il cambio di proprietà avvenuto una decina di anni fa, si è messo in atto un programma di sistemazione degli spazi esterni e di costruzione una dependance.
La realizzazione dell’agrumeto, della pergola e della piscina hanno tenuto conto della conformazione scoscesa del terreno e della posizione dell’abitazione, in modo da mediare il rapporto della villa e degli spazi di soggiorno all’aperto, con il paesaggio e con la strada di scorrimento posta in basso.
L’ubicazione del volume di ampliamento è stata studiata al fine di non interferire con la centralità prospettica del corpo della villa. La sua composizione per linee fortemente orizzontali è ottenuta mediante l’accostamento di piani monomaterici in legno o intonaco bianco. Il lungo piano in doghe di legno, comprende anche i pannelli che oscurano le finestre e le vetrate delle tre camere e del disimpegno. La copertura è mista: gli ambienti interni sono coperti con una struttura in legno lamellare completa di un “tetto verde”, mentre le coperture aggettanti sono realizzate secondo il sistema tradizionale in latero-cemento.
Progetto 2009
Realizzazione 2011-2013
Progettisti Bruschi Esposito architetti
Collaboratori Gianpiero Conserva, Gianluca Aresta, Marcella Dimola
Strutture Ing. Ignazio Fino
Fotografia Fabio Grande e Valerio Migailo